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La parità retributiva è da tempo all'ordine del giorno in Zurich, che nel 2017 è stato il primo datore di lavoro rilevante per lo SMI a ricevere il marchio «Move» per la parità. Jolanda Grob, Chief Human Resources Officer e membro della Direzione generale di Zurich Svizzera, spiega quali analisi retributive contribuiscono alla parità e quali vantaggi offrono i modelli di lavoro flessibile.
Zurich Svizzera non ha aspettato che il legislatore imponesse alle aziende di dimostrare la parità salariale. In qualità di primo fornitore svizzero di servizi finanziari e di primo datore di lavoro rilevante per lo SMI, nel 2017 la fondazione indipendente EDGE ci ha insignito del marchio «Move» per la parità di genere. Un aspetto centrale della parità di genere è lo stesso salario per lo stesso lavoro. Da allora, ogni anno verifichiamo la parità salariale su base volontaria, utilizzando anche lo strumento di analisi standardizzato della Confederazione (Logib), in modo da agire in conformità con i modelli qualitativi e legali necessari.

Illustra le opportunità del modello «Flexwork»: Jolanda Grob, Chief Human Resources Officer e membro della Direzione generale, Zurich Svizzera
Analizziamo regolarmente e sistematicamente la retribuzione del nostro personale. Oltre ai consueti benchmark retributivi esterni effettuati annualmente, conduciamo costantemente analisi della struttura retributiva interna. Inoltre, nell’ambito del nostro processo di performance management, verifichiamo se è possibile individuare eventuali tendenze di bias in relazione al genere, all’età o anche ai livelli dirigenziali e gerarchici, in modo da poter adottare immediatamente le misure necessarie.
«Con tutte queste offerte, promuoviamo quindi in modo mirato la salute e il benessere delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori.»
La cultura aziendale della Zurich si basa sulla fiducia: contano i risultati, non la presenza. È per questo che con il nostro programma «Flexwork» da anni consentiamo di conciliare le esigenze professionali e le preferenze personali per tutti i ruoli nell’azienda. Questo programma include, tra gli altri, il telelavoro, il lavoro mobile e flessibile, il lavoro a tempo parziale in prova, il job sharing oppure gli anni sabbatici. Gli annunci sono pubblicati sempre con un grado di occupazione dell’80-100 percento per mostrare flessibilità anche in questo modo. Inoltre, abbiamo uno dei modelli di congedo parentale più progressisti della Svizzera, che si applica anche alle adozioni e ai genitori dello stesso sesso. Con tutte queste offerte, promuoviamo quindi in modo mirato la salute e il benessere delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori. Il 94 percento di loro è entusiasta del proprio equilibrio tra lavoro e vita privata.
«Un modello perfetto per me, che fondamentalmente mi permette di lavorare in modo adatto alle mie esigenze e che soddisfa al contempo i requisiti aziendali.»
Ho una figlia di dodici anni e, come mamma, mi piace passare del tempo con lei il più spesso possibile nel tardo pomeriggio. Condividiamo idee, facciamo i compiti insieme, parliamo di qualsiasi cosa. Poi, mi rimetto al computer. Oppure evito di rimanere bloccata nel traffico con i pendolari facendo prima una riunione virtuale da casa e andando in ufficio più tardi. È proprio questo il «Flexwork»: un modello perfetto per me, che fondamentalmente mi permette di lavorare in modo adatto alle mie esigenze e che soddisfa al contempo i requisiti aziendali. Questa libertà rende il personale motivato e impegnato e, nel complesso, prepara meglio l’azienda al futuro.
Il settore assicurativo si impegna per questioni quali la parità salariale e la conciliabilità tra famiglia e lavoro e offre modelli di lavoro attrattivi. Un sondaggio condotto presso le nostre società affiliate ha rilevato che la differenza salariale non giustificabile nel settore assicurativo corrisponde a percentuali a una sola cifra e al di sotto della soglia di tolleranza ammessa dalla Confederazione del 5 percento. Il principio «stesso lavoro, stesso salario» viene rispettato.
La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale cambiano la nostra vita radicalmente. Con gli strumenti digitali, il telelavoro e la costante reperibilità, la vita professionale e quella privata si confondono. Per affrontare questo aspetto in modo sostenibile, sono necessarie nuove competenze. Questa è per noi un’opportunità. L'apprendimento permanente e il potenziamento costante della capacità di crescita personale, a prescindere dalla generazione, sono quindi centrali presso la Zurich. Raccogliamo le sfide e, insieme, plasmiamo attivamente il mondo del lavoro del futuro. In questo modo contrastiamo anche la carenza di personale qualificato e prendiamo in considerazione i desideri delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori.
Nel settore svizzero dell’assicurazione privata lavorano 48’215 persone, secondo le ultime statistica sul personale dall ASA – Un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente

Stephan Walliser, responsabile risorse umane per la Divisione Svizzera, Baloise Assicurazioni, spiega come viene garantita in azienda e parla delle sfide che i datori di lavoro devono affrontare oggi

Bettina Kurth, responsabile Risorse umane Svizzera di Swiss Life, spiega perché la parità di retribuzione è già una realtà e perché la conciliazione tra lavoro e vita familiare rimane una sfida.
