
Un gruppo di lavoro da istituire con la Suva e gli assicuratori privati dovrà cercare soluzioni praticabili e attuabili per tutti gli assicuratori infortuni in modo da sgravare le aziende colpite dalla crisi del coronavirus. La riduzione a zero del premio per gli infortuni professionali in caso di lavoro ridotto annunciata dalla Suva non è attuabile. Come accertato e comunicato dall’autorità di vigilanza alla Suva, la proposta avanzata è in contrasto con la legge e non può essere portata avanti.
Gli assicuratori privati svizzeri sono consapevoli della situazione straordinaria e sono pronti a fare la loro parte per sostenere chi è più colpito dalla crisi legata al coronavirus, in modo particolare le piccole e medie imprese. Le società affiliate all'Associazione Svizzera d'Assicurazioni (ASA) stanno attuando misure individuali per sgravare l'onere finanziario delle aziende interessate in molti settori. L’ASA è disposta a cercare soluzioni praticabili anche nel quadro dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni per i lavoratori dipendenti. Tali misure, tuttavia, devono essere valide per tutti gli assicuratori infortuni e tutti i settori e attuabili nella pratica.
Con lo scritto dell'8 aprile 2020, la Suva ha informato i propri clienti e i broker in merito alla sua intenzione di portare a zero il premio per gli infortuni professionali per i salari coperti da indennità in caso di lavoro ridotto. Poco dopo la sua pubblicazione, il relativo comunicato è stato rimosso dal sito web della Suva.
L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che sorveglia l’attività di tutti gli assicuratori infortuni, il 17 aprile 2020 ha dichiarato a tale riguardo che la misura prevista dalla Suva, volta a sgravare il premio per gli infortuni professionali in caso di lavoro ridotto, era in contrasto con la norma giuridica positiva dell'articolo 115 cpv. 4 dell'Ordinanza sull'assicurazione contro gli infortuni (OAINF), ragion per cui non doveva essere ulteriormente perseguita. L'UFSP lascia ora alla Suva e all’ASA il compito di analizzare la questione formulata e la relativa premessa per accertare le possibilità di una soluzione comune che possa contare sul sostegno di tutti gli assi-curatori infortuni in termini di contenuto e di attuabilità. A questo scopo, si dovrebbe istituire un gruppo di lavoro comune.
La Suva si è astenuta dal precisare sul suo sito web e nei confronti dei broker che l'annunciata misura di riduzione a zero del premio per gli infortuni professionali non era attuabile in questa forma e che sarebbe stato istituito un gruppo di lavoro comune in collaborazione con gli assicuratori privati. L’ASA si vede dunque costretta a chiarire la fattispecie in modo autonomo con il presente comunicato, in modo da consentire alle persone inte-ressate dalla comunicazione dell’8 aprile 2020 della Suva, di informarsi in merito ai cambiamenti intervenuti.
L’ASA è ancora disposta a collaborare con la Suva alla ricerca di soluzioni praticabili e attuabili per tutti gli assi-curatori infortuni, al fine di attenuare ulteriormente la situazione delle aziende colpite dalla crisi legata al coronavirus.
Professor Martin Eling, Versicherungsökonom und Professor an der Universität St. Gallen, erläutert, welche Lehren die Branche aus der Corona-Krise ziehen sollte.

Ecco come il settore assicurativo svizzero sostiene i lavoratori indipendenti, le piccole e medie imprese e i privati nell’affrontare la crisi legata al coronavirus.
