Re­vi­sio­ne del­la LPP: dia­lo­go chiu­so tra le par­ti so­cia­li, la pa­ro­la al Cons. fe­de­ra­le

Comunicato stampa

Il 2 luglio l'Unione sindacale svizzera, Travail.Suisse e l'Unione svizzera degli imprenditori hanno presentato la loro proposta di compromesso sulla riforma della previdenza professionale. Poco dopo, l’Unione svizzera delle arti e dei mestieri ha presentato la propria proposta di soluzione. L'Associazione Svizzera d’Assicurazioni riconosce gli sforzi delle organizzazioni interessate e prende atto delle soluzioni proposte. Dopo attento esame l’Associazione prenderà posizione a tale riguardo.

Il grande impegno delle quattro organizzazioni coinvolte nel dialogo tra le parti sociali sottolinea l'importanza che esse attribuiscono alla previdenza professionale ed esprime la notevole necessità di procedere alla riforma di questo elemento portante nel sistema dei tre pilastri svizzero. Anche dal punto di vista dell'Associazione Svizzera d'Assicurazioni (ASA), la stabilizzazione della previdenza professionale è imperativa e urgente. Ciò richiede in particolare la riduzione dell'aliquota di conversione LPP al 6,0% e l'introduzione di un contributo finanziario supplementare per l’aliquota di conversione. L'ASA analizzerà le proposte presentate martedì e prenderà una posizione basata su di esse. Il Consiglio federale, da parte sua, è chiamato ad avviare rapidamente una riforma della LPP, che potrà entrare in vigore al più tardi a inizio 2022.

L’Unione sindacale svizzera, Travail.Suisse, l’Unione svizzera degli imprenditori e l’Unione Svizzera delle arti e dei mestieri dall’aprile 2018 hanno condotto diverse tavole rotonde su incarico del consigliere federale Alain Berset. L'obiettivo era quello di elaborare una proposta delle parti sociali per la riforma della previdenza professionale entro un anno dal fallimento del progetto di riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020» nel quadro di un «dialogo tra le parti sociali». Nell’aprile 2019 questa scadenza è stata prorogata di tre mesi. Le conferenze stampa di martedì segnano la fine del dialogo tra le parti sociali.

In primis, l'Unione sindacale svizzera, Travail.Suisse e l'Unione svizzera degli imprenditori hanno fornito delle informazioni. La loro proposta tiene conto sia dei principi derivanti dalla riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020», sia di idee divergenti. In queste rientrano sia la riduzione dell'aliquota di conversione LPP al 6,0% in un’unica fase, sia l'introduzione di una rendita supplementare volta a compensare la riduzione dell'aliquota di conversione per la generazione di transizione.

Poco dopo, l’Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) ha presentato la propria proposta, che differisce nella sua essenza da quella delle altre parti sociali. Secondo l’USAM, ad esempio, bisognerebbe rinunciare alla riduzione dell’importo di coordinamento in modo da evitare un importante onere finanziario supplementare a carico della fascia salariale bassa. L’Unione delle arti e dei mestieri respinge inoltre con fermezza la prevista rendita supplementare proposta dalle altre parti sociali, in quanto sarebbe finanziata in base al metodo della ripartizione estranea alla LPP.
 

Nota per la redazione

L'Associazione Svizzera d'Assicurazioni ASA è l'organizzazione mantello per il settore dell'assicurazione privata. Vi sono affiliate circa 80 piccole e grandi società d'assicurazione diretta e di riassicurazione di portata nazionale e internazionale con circa 46'600 collaboratori in Svizzera. Gli associati dell'ASA realizzano oltre il 90 per cento del volume dei premi incassati sul mercato svizzero dell'assicurazione privata.

Ulteriori informazioni
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