«Assumersi la propria responsabilità individuale è sempre un atteggiamento sano»
Il Presidente dell’Associazione Stefan Mäder e il Direttore Urs Arbter parlano del patto generazionale, dei rischi sottovalutati e di ciò che li lega al settore assicurativo.
Signor Mäder, perché è entrato nel mondo delle assicurazioni?
Stefan Mäder: Ai tempi sono arrivato alla Zurich Assicurazione per caso, ma sono rimasto perché ho capito che le assicurazioni toccano tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte.
Urs Arbter: Io invece ho optato consapevolmente per un settore che funziona dal punto di vista economico. La mia aspettativa è stata soddisfatta: il settore assicurativo mi pone continuamente di fronte a nuove sfide che sono felice di raccogliere. Mi affascina soprattutto la varietà: dall’assicurazione malattie all’assicurazione cose e all’assicurazione vita, fino ad arrivare alla riassicurazione. Sembra di fare il giro del mondo.
Stefan Mäder: La varietà di tematiche è uno dei motivi essenziali dell’attrattiva del settore. Il settore assicurativo si occupa di tematiche attuali come l’informatica e la digitalizzazione, le innovazioni tecnologiche, il cambiamento climatico e le sfide sociali, quale ad esempio il mantenimento del patto generazionale. E dà sempre prova della sua efficienza economica.
Urs Arbter, direttore dell' ASA
«Mi affascina soprattutto la varietà: dall’assicurazione malattie all’assicurazione cose e all’assicurazione vita, fino ad arrivare alla riassicurazione. Sembra di fare il giro del mondo.»
Apprendistato o studi universitari? Quale avvantaggia l'accesso al mondo assicurativo?
Urs Arbter: Io ho fatto entrambi: l’apprendistato di commercio e gli studi universitari. Come per molte altre cose nella vita, il percorso più adatto dipende dalla predisposizione individuale. Oggi traggo beneficio da entrambi i percorsi formativi e, anche come settore, abbiamo bisogno di entrambi.
Stefan Mäder: Quello dell’apprendistato è un percorso che funziona molto bene. Permette di assumere presto delle responsabilità. In tutto il settore, ogni anno formiamo circa 2000 apprendisti.
«Dal 1948 l'aspettativa di vita è aumentata in media di otto anni. Questo si traduce in otto anni in più di versamenti di rendite.»
Dal punto di vista delle generazioni, le conseguenze del cambiamento demografico sono una questione molto importante. Come può il settore assicurativo contribuire a rafforzare la comprensione tra le generazioni?
Stefan Mäder: Possiamo rendere più trasparenti le conseguenze finanziarie dei cambiamenti sociali sulle diverse generazioni. Le giovani generazioni vengono costantemente sovraccaricate, sia dal punto di vista psicologico sia finanziario. Dal 1948 l'aspettativa di vita è aumentata in media di otto anni. Questo si traduce in otto anni in più di versamenti di rendite. Dobbiamo garantire il finanziamento dei versamenti delle rendite per più tempo oppure lavorare più a lungo. Non è solo una questione di soldi, bensì una questione di principio che riguarda la garanzia del futuro.
Urs Arbter: Con le nostre prestazioni assicurative possiamo contribuire a evitare, in particolare nel secondo pilastro, che le generazioni più giovani vengano ulteriormente sottoposte alla pressione finanziaria. Con i contributi che versano insieme ai loro datori di lavoro, costituiscono il proprio capitale di vecchiaia mediante il sistema di capitalizzazione. Permettetemi di fare una valutazione politica generale: nonostante i recenti risultati delle votazioni, non ho perso la fiducia nel sistema politico svizzero. Anche le generazioni più anziane vogliono lasciare ai più giovani un mondo armonioso. In generale in passato la Svizzera ha dimostrato a più riprese di essere in grado di trovare un equilibrio.
Stefan Mäder, presidente dell’Associazione
«Ai tempi sono arrivato alla Zurich Assicurazione per caso, ma sono rimasto perché ho capito che le assicurazioni toccano tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte.»
Lo si deve alla responsabilità individuale?
Urs Arbter: Assumersi la propria responsabilità individuale è sempre un atteggiamento sano. È a partire da questa base che la Svizzera si evolve con successo e, contro ogni previsione negativa, la responsabilità individuale gode tuttora di un ampio consenso.
Stefan Mäder: È un vantaggio poter e dover decidere autonomamente. Dal punto di vista finanziario, questo significa anche rinunciare: se domani voglio avere di più, oggi devo fare delle rinunce. Occorre prenderne di nuovo coscienza: se voglio assicurarmi qualcosa per il futuro, devo risparmiare già oggi e quindi pagare dei premi.
Urs Arbter: Questo vale peraltro non solo per i piccoli rischi, bensì anche per i rischi maggiori come il terremoto. Un rischio simile è assicurabile. Concretamente, però, va aumentata la consapevolezza che occorre proteggersi da questo rischio e stipulare un’assicurazione. Gli approcci persuasivi, come l’impegno eventuale in caso di terremoto, che portano denaro solo quando si verifica il sinistro, contraddicono questa consapevolezza e sono anche difficilmente applicabili in caso di emergenza: sono veri e propri palliativi.
Stefan Mäder: Ovviamente, ci sono anche rischi non assicurabili. Se, ad esempio, durante una pandemia le autorità stabiliscono una chiusura generale degli esercizi, questo non è assicurabile. È una decisione consapevole e non un evento casuale.
Dove si situano quindi i confini dell'assicurabilità?
Urs Arbter: Quando emergono dei nuovi rischi, solitamente i confini non sono subito chiari. Il primo passo è comprendere meglio i rischi e, per riuscirci, gli assicuratori cercano dati a tutto spiano. Su questa base possono sviluppare nuovi prodotti assicurativi e sondare il mercato. Inoltre, cercano condizioni quadro che agevolino l'assicurabilità. In determinati ambiti questo può implicare una collaborazione con lo Stato.
Stefan Mäder: Quando penso ad esempio al rischio informatico, la collaborazione tra i vari attori serve soprattutto alla prevenzione, oltre che alla già citata raccolta di dati. Per le compagnie si tratta di un’importante leva per ridurre il rischio ed è il modo più efficace per abbassare i premi. Servirebbe forse uno standard o un requisito minimo, come ad esempio quello nella sicurezza sul lavoro, per evitare danni gravi.
«Dobbiamo stare attenti a non creare solo costi, bensì concentrarci su ciò che crea valore aggiunto.»
Für Per i danni ambientali sono disponibili più dati. Quanta importanza ha la sostenibilità per gli assicuratori privati?
Stefan Mäder: La sostenibilità è molto importante per il settore assicurativo in generale. Probabilmente lei si riferisce alla sostenibilità ecologica, che ci ha sempre interessato ed è giusto che sia così. Da un punto di vista tecnico, dobbiamo attribuire un prezzo ai rischi ecologici, quindi abbiamo un interesse naturale a ridurre al minimo i potenziali rischi ambientali per poterli assicurare. I pagamenti dei sinistri hanno un impatto diretto sulla redditività e, con il passare del tempo, sui premi. Se penso agli uragani negli Stati Uniti, questi dati finiscono direttamente nell’underwriting. I nostri obiettivi di sostenibilità riguardano però anche l’economia e la società. Il settore assicurativo si impegna per la stabilità economica, svolge un ruolo importante nella promozione della salute nonché nella previdenza per la vecchiaia e, per 50’000 collaboratrici e collaboratori solo in Svizzera, è un datore di lavoro affidabile che offre prospettive per tutta la vita professionale.
Urs Arbter: Vogliamo lasciare alle generazioni future le stesse buone condizioni di cui gode quella attuale. Questo vale tanto per l’ambiente quanto per l’economia e la società. In particolare nell'economia, però, dobbiamo preoccuparci maggiormente delle condizioni quadro. Ad esempio, la pressione normativa riguardo alla rendicontazione e alla trasparenza è molto forte e i requisiti posti alle aziende aumentano quasi di giorno in giorno. Dobbiamo stare attenti a non creare solo costi, bensì concentrarci su ciò che crea valore aggiunto.
Urs Arbter, direttore dell' ASA (a sinistra) e Stefan Mäder, presidente dell' ASA (a destra):
«Vogliamo lasciare alle generazioni future le stesse buone condizioni di cui gode quella attuale.»
Insights
I dati sul settore assicurativo nell’esercizio 2023 sono disponibili su : svv.ch/it/insights