Assicurazioni complementari ospedaliere: chiarezza anche nelle prestazioni mediche
A partire dal 2022 nelle assicurazioni complementari ospedaliere entreranno in vigore nuove regole per potenziare trasparenza e tracciabilità. Con le Disposizioni quadro settoriali degli assicuratori malattie complementari, le prestazioni supplementari erogate, prese a carico dell’assicurazione complementare ospedaliera, dovranno essere presentate chiaramente. Inizia così una fase di transizione, durante la quale gli attuali contratti dovranno essere adeguati alle nuove condizioni.
Il 2022 rappresenta un’importante pietra miliare per il potenziamento della trasparenza e della tracciabilità delle assicurazioni complementari ospedaliere. In futuro, i nuovi contratti dovranno essere conformi alle Disposizioni quadro settoriali con i suoi undici principi , che gli assicuratori malattie complementari hanno sviluppato sotto l'egida dell’Associazione Svizzera d'Assicurazioni (ASA) e approvato in modo vincolante nel giugno di quest’anno. Le nuove regole, che richiedono l’adeguamento di circa 1000 contratti esistenti, devono essere implementate entro la fine del 2024 al più tardi. In futuro, si applicherà il «principio delle prestazioni supplementari». Le prestazioni che esulano dall’assicurazione di base devono essere definite e valutate in modo chiaro. Questo cambiamento è in linea con le aspettative di trasparenza e tracciabilità delle autorità di vigilanza.
A complemento del quadro normativo con i suoi undici principi, in un documento aggiuntivo vengono ulteriormente specificati i requisiti per le prestazioni mediche supplementari. In particolare, si tratta di prestazioni fornite da medici accreditati che non sono impiegati dall’ospedale, ma che oltre a lavorare in uno studio privato operano anche in un ospedale.
Condizioni per i modelli tariffari formulati
Le prestazioni mediche supplementari devono essere definite e valutate su una base tariffaria trasparente. Gli assicuratori malattie complementari hanno quindi formulato dei requisiti per i modelli tariffari delle prestazioni mediche supplementari, al fine di verificare la conformità alle Disposizioni quadro settoriali. Attualmente, tra i modelli tariffari di assicurazioni complementari ospedaliere esaminati nessuno soddisfa i requisiti delle Disposizioni quadro settoriali. I partner contrattuali, ossia i fornitori di servizi e gli assicuratori malattie complementari, devono avere la possibilità di conformare i loro modelli alle Disposizioni quadro settoriali entro la fine del 2023. Urs Arbter, direttore supplente dell’ASA, spiega: «spetta ora ai partner contrattuali mostrare cosa faranno e come procederanno per raggiungere questo obiettivo».
Le Disposizioni quadro settoriali «Prestazioni supplementari LCA» degli assicuratori malattie complementari svizzeri costituiscono anche la base per i contratti di prestazioni supplementari tra i fornitori di prestazioni e gli assicuratori. Per il conteggio delle prestazioni supplementari LCA, si mira a stabilire rapporti contrattuali che rispettino i principi delle Disposizioni quadro settoriali. Queste condizioni possono essere soddisfatte più facilmente focalizzandosi su un contratto tra l’assicuratore malattie complementari e l’ospedale che fornisce le prestazioni, così come con contratti quadro con l’ospedale e contratti di affiliazione con i medici accreditati. Durante la fase di transizione, è importante trovare un modo adatto per raggiungere l’obiettivo preposto.
Transizione per i contratti attuali fino alla fine 2024
Inoltre, gli assicuratori malattie complementari hanno specificato i requisiti minimi per la fatturazione. Questo permette di potenziare la trasparenza e la tracciabilità per la clientela, ma agevola anche il controllo delle fatture da parte degli assicuratori. Un presupposto a tal fine è costituito da modelli tariffari e contratti adeguati tra le parti coinvolte.
Come hanno già comunicato gli assicuratori malattie complementari a giugno 2021, a partire dal gennaio 2022 saranno conclusi solo contratti che rispettano le Disposizioni quadro settoriali. Per i contratti esistenti, vige un periodo di transizione fino alla fine del 2024 al più tardi.
L'assicurazione complementare è diffusa in Svizzera
Circa 2,4 milioni di persone residenti in Svizzera hanno un'assicurazione complementare ospedaliera semi-privata o privata. Così facendo, riconoscono il valore aggiunto dell'assicurazione complementare ospedaliera e investono consapevolmente e in maniera autoresponsabile nella propria salute al di là dell’assistenza di base. Le persone con un'assicurazione complementare ospedaliera possono scegliere tra una gamma di offerte che integrano quella di base, come la libera scelta del medico, il coinvolgimento di altri medici, più comfort o un accesso più rapido e flessibile alle prestazioni. Inoltre, beneficiano di forme terapeutiche individuali e di prodotti e servizi innovativi. Queste esigenze dei clienti sono coperte dalle assicurazioni complementari, che sono soggette alla legge federale sul contratto d'assicurazione (LCA).
Note à l’attention des rédactions
L’Associazione Svizzera d’Assicurazioni ASA rappresenta gli interessi del settore dell’assicurazione privata a livello nazionale e internazionale. Fanno parte dell’associazione circa 70 società d’assicurazione diretta e di riassicurazione, che impiegano 47’000 collaboratori in Svizzera. In totale le società associate dell’ASA realizzano circa l’85 percento del volume dei premi assicurativi incassati nel mercato svizzero. Questo rende il settore assicurativo e quindi l’ASA una forza trainante sul territorio svizzero. Per questa ragione, gli assicuratori privati si impegnano a livello economico, sociale e politico per uno sviluppo di successo delle loro sedi e si assumono quindi una responsabilità economica.
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