«Una nuo­va espe­rien­za di vi­ta»

Rapporto annuale

Melanie Florian durante il suo apprendistato ha trascorso un anno all’estero, in Francia, beneficiandone appieno. Ma anche la sua azienda di tirocinio ne ha tratto beneficio, come spiega Sarah Thurnheer, HR Manager del personale in formazione presso Swiss Life.

Articolo della rivista annuale View

 

Che cosa l’ha motivata a trascorrere l’anno all’estero?

Melanie Florian: Volevo andare all'estero perché le lingue mi affascinano da sempre. Ho sempre desiderato vivere all'estero e imparare una nuova lingua. Il mio desiderio è stato esaudito con questo progetto.

Sulla base di questa esperienza: a chi consiglierebbe di trascorrere l’anno all’estero?

Melanie Florian: Lo consiglierei a tutti coloro che sono curiosi e interessati a sperimentare qualcosa di nuovo. È un'occasione unica per fare una nuova esperienza di vita e tornare con una nuova consapevolezza. Ma è necessaria una certa maturità, altrimenti la nostalgia di casa può diventare un grosso problema.

E' difficile trovare le candidate e i candidati adeguati?

Sara Thurnheer: La situazione varia di anno in anno. Oltre all'interesse dei giovani in formazione, anche i genitori devono fornire il loro supporto «lasciando andare» i figli. Per molti non è facile. 

Un anno all’estero ha conseguenze anche per i superiori degli apprendisti. È necessaria una certa opera di persuasione?

Sara Thurnheer: No, affatto. Di norma, gli apprendisti completano il ciclo di formazione prima di affrontare l'anno di scambio. Sin dall’inizio i superiori vedono in questa esperienza la preziosa occasione offerta ai giovani di maturazione personale al loro ritorno dall'estero. 

Come ha saputo di questa possibilità?

Melanie Florian: Tutto è iniziato con un semplice sondaggio su un anno di scambio durante l'apprendistato. Ne ero entusiasta, ma credevo che ciò riguardasse solo il ciclo didattico sotto al mio. Appena ho saputo che questa possibilità interessava anche noi, mi sono immediatamente candidata.

Sara Thurnheer: Inoltre informiamo tutti i collaboratori sul programma tramite le news interne, presentando le esperienze dell’anno di scambio degli apprendisti subito dopo il ritorno. 

Anche Swiss Life ne trae un beneficio diretto?

Sara Thurnheer: Sì. Melanie Florian, ad esempio, è passata a un team che si occupa dei nostri clienti nella Svizzera romanda dopo il ritorno dal suo soggiorno in Francia. È stata seguita da una formatrice di lingua madre francese nella pratica, acquisendo così anche conoscenze specialistiche in lingua francese: un grande vantaggio per il team e quindi anche per Swiss Life.